Sono davvero in molti a plaudere al nuovo Bonus “strumenti musicali”, istituito con la Legge di Stabilità 2016. Tuttavia sui media le informazioni sono ancora troppo esigue e spesso inesatte. Alla nostra attenzione sono pervenute così numerose richieste di chiarimento, alle quali ha risposto l’autore dell’iniziativa, che combatte da anni per il rilancio del settore, l’On. Raffaele Vignali. Ricordiamo (come avevamo detto nella news di approfondimento “Approvato il Bonus Stradivari”) che il Bonus prevede un’agevolazione di 1.000 euro per gli studenti dei conservatori che acquisteranno uno strumento musicale coerente col corso di studi: questo “sconto” sul prezzo dello strumento, sarà poi rimborsato ai rivenditori, o ai produttori, sotto forma di credito d’imposta, per la cui compensazione non sarà necessario attendere la dichiarazione dei redditi, in quanto il credito sarà immediatamente compensabile mediante modello F24. Poiché il Bonus prevede che lo strumento da acquistare sia “coerente con il corso di studi”, come e da chi verrà stabilita tale coerenza? Pressoché tutti gli studenti hanno, nel loro percorso, lo studio del pianoforte: uno studente di violino, ad esempio, potrà utilizzare il bonus per acquistare un pianoforte? Il bonus è rivolto agli studenti iscritti ai “corsi di strumento” della laurea triennale e del vecchio ordinamento. “Coerente” significa relativo allo strumento principale ed esclude lo strumento di corsi complementari: ad esempio, si può utilizzare per l’acquisto del violino per gli iscritti a violino, etc. Il Bonus potrà essere utilizzato per gli studenti di canto o di direzione? Essendo l’agevolazione rivolta ai soli corsi di strumento, sono purtroppo esclusi gli studenti iscritti ai corsi di direzione, composizione e canto. Sono agevolabili gli impianti di amplificazione per gli studenti di jazz? Ed i software per gli studenti di musica elettronica? Purtroppo sono esclusi dal Bonus anche gli studenti di musica elettronica. Per questi ultimi, l’esclusione è dovuta all’impossibilità di definire quale sia “lo” strumento, a meno di non demandare l’attuazione del provvedimento a un decreto del Ministero, che chissà quando avrebbe visto la luce: mancano ancora decreti attuativi della Riforma dei conservatori da 16 anni! Non si voleva discriminare in alcun modo la musica elettronica: si è stati costretti all’esclusione poiché, laddove non fosse stato certo lo strumento, studenti e rivenditori sarebbero stati esposti al rischio di un contenzioso con il fisco, con conseguenti sanzioni. Spero comunque di riuscire a estendere il Bonus, per il prossimo anno, anche a questi studenti. Il Bonus potrà essere utilizzato per acquisti on line? Certamente, a meno che il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate lo escluda esplicitamente (ma non se ne vede la ragione). Ovviamente dovranno essere rispettate le procedure fissate volte a evitare usi impropri del Bonus. Poiché è previsto il tetto di 15 milioni di euro, chi accederà nel caso di sforamento del tetto? Gli studenti iscritti ai corsi di strumento sono poco più di 15.000. Il Ministero dell’Economia ha dichiarato che la misura è coperta integralmente, quindi non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo. Da quando si potrà utilizzare il bonus? Il bonus sarà operativo appena uscirà il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, previsto entro fine gennaio 2016, che dovrà chiarire modalità operative in termini di comunicazione al fisco e tenuta della contabilità al fine dei controlli. Inoltre dovrà indicare uncodice specifico da inserire nella compilazione dell’ F24 per il credito di imposta. Il bonus potrà essere utilizzato per l’acquisto di accessori alla strumentazione (custodie, attrezzi per la pulizia)? No. Solo per l’acquisto di uno strumento nuovo, come indicato dalla norma. Il successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, oppure altra differente tipologia di disposizione, potrà prevedere l’inclusione nella platea dei beneficiari degli studenti delle scuole civiche di Musica, dei pre-accademici e dei bienni? Purtroppo no. La norma di primo livello non può essere modificata da una di secondo livello. Mi sarebbe piaciuto poter inserire anche questi studenti, ma non è stato possibile per ragioni di finanza pubblica. Spero che il prossimo anno si possano inserire: ammettendo che tutti i beneficiari di quest’anno lo utilizzino, il prossimo anno avremo solo gli studenti del primo anno del triennio del nuovo ordinamento e quindi, se si potranno confermare i 15 milioni del 2016 anche per il 2017, si potrà allargare la platea a queste categorie, e trovare anche una modalità inequivocabile che consenta l’accesso agli studenti di musica elettronica e delle discipline non di strumento. |